Il bilancio del sistema previdenziale italiano Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dellassistenza, a cura del Comitato Tecnico Scientifico di Itinerari Previdenziali
Sala Salvadori, Camera dei Deputati, Via Uffici del Vicario 21, Roma
Perché un nuovo Rapporto : per un insieme di motivi nel maggio del 2011 il Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale (Nuvasp) istituito dalla legge n. 335/1995 (riforma Dini) cessa la sua attività. Oltre ai compiti di monitoraggio e controllo della spesa previdenziale, alla validazione dei coefficienti di trasformazione e al coordinamento delle anagrafi generali dei lavoratori attivi e delle pensioni e pensionati, il Nuvasp realizzava il Rapporto sugli andamenti finanziari del sistema pensionistico che veniva trasmesso al Ministro del Lavoro e tramite questo alle Camere e alla Commissione UE. Il Rapporto era lunico strumento in grado di dare una visione dinsieme del complesso sistema previdenziale italiano; lultimo rapporto riportava i dati al 31 dicembre 2010. Si è creato così un vuoto non coperto, se non in modo parziale, da altre pubblicazioni. Addirittura il sito web del Nuvasp con la serie storica dei rapporti e il data base con gli andamenti completi dal 1989 al 2010, non è più visibile.
Per colmare questo vuoto, con il contributo di soggetti privati è stata ricostruita con una lunga e onerosa fase di data entry, la banca dati ampliata anche alle gestioni assistenziali e a quelle relative alle Prestazioni temporanee; una volta elaborate le tabelle finali è stato redatto in modo del tutto volontaristico il presente rapporto che nelle intenzioni dei componenti il CTS di Itinerari Previdenziali (molti dei quali già componenti o collaboratori del Nuvasp), verrà messo a disposizione delle Istituzioni italiane ed europee e dei soggetti interessati nella versione italiana ed inglese.
Il nuovo Rapporto : sulla base dei dati dei bilanci consuntivi forniti dagli Enti di previdenza, nel presente Rapporto sono illustrati gli andamenti della spesa pensionistica, delle entrate contributive e dei saldi delle differenti Gestioni pubbliche e privatizzate che compongono il sistema pensionistico obbligatorio del nostro Paese.
Il periodo di osservazione inizia dal 1989, poiché solo da tale anno si possono effettuare confronti su serie storiche omogenee. Lanalisi dellaggregato complessivo copre lintero periodo fino ai valori provvisori del 2013, mentre lapprofondimento sui singoli fondi termina con il 2012, che è lultimo anno per il quale sono disponibili dati completi ricavabili dai bilanci disaggregati.
Nel Rapporto, sono descritti e valutati mediante appropriati indicatori gli andamenti di tutti i fondi della previdenza obbligatoria, sia quelli riguardanti le gestioni pubbliche, che dal gennaio 2012 secondo quanto previsto dal decreto Salva Italia sono confluite nellINPS che attualmente agisce in qualità di ente unico di gestione della previdenza pubblica, sia i fondi facenti capo alle gestioni private, inerenti le Casse Professionali in base ai D.Lgs. n. 509 del 1994 e n.103 del 1996.
Ai fini della valutazione degli andamenti delle diverse gestioni sono prese in considerazione le principali variabili numero di iscritti attivi, pensionati, contribuzione media, pensione media - che concorrono a determinare i saldi, sia nei bilanci correnti che nel medio lungo termine.
Losservazione puntuale dei risultati dei singoli fondi è preceduta da unanalisi generale delle dinamiche della spesa complessiva del sistema pensionistico obbligatorio nellarco temporale sopra richiamato. In base ai risultati delle proiezioni, nel Rapporto vengono anche illustrate le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico obbligatorio per ciò che riguarda sia la sostenibilità finanziaria che ladeguatezza delle prestazioni. Altre novità del rapporto riguardano lanalisi degli andamenti delle spese assistenziali (GIAS) e di quelle per le prestazioni di sostegno al reddito (GPT) che sono il logico completamento delle analisi sulla spesa complessiva per il welfare previdenziale ed assistenziale. Il Rapporto si conclude con il calcolo dei tassi di sostituzione netti offerti dal sistema con proiezioni per differenti carriere e scenari economici, sulla base della normativa vigente; tali proiezioni rappresentano una novità anche nella modalità di rappresentazione grafica, e con le indicazioni e proiezioni sugli andamenti della spesa nel biennio 2013/14 e nel medio lungo periodo.
PER AVER RESO POSSIBILE LA STESURA DEL RAPPORTO SI RINGRAZIANO: